La rivoluzione della manutenzione aeronautica passa per l’additive manufacturing. Il Fleet Readiness Center East (FRCE) di Cherry Point ha recentemente completato con successo la produzione di 2.000 utensili per l’installazione di O-ring destinati alla manutenzione degli F-35. Il tutto in meno di due settimane, grazie all’impiego strategico della stampa 3D in resina attraverso la tecnologia Digital Light Processing (DLP).
La commessa, originata da una richiesta urgente del F-35 Joint Program Office, mirava a risolvere un collo di bottiglia critico nella catena di approvvigionamento. Grazie alla flessibilità e alla rapidità dell’Innovation Lab interno al centro, il team di ingegneri ha potuto progettare e produrre in tempi record uno strumento essenziale per la manutenzione dei caccia di quinta generazione impiegati da Marina, Aeronautica, Corpo dei Marines e partner internazionali.
“È un esempio concreto di come l’adozione di tecnologie innovative possa fornire risposte rapide a esigenze operative impellenti,” ha dichiarato Randall Lewis, responsabile del Team ATI (Advanced Technology and Innovation), che guida l’Innovation Lab del FRCE. “Il nostro compito è proprio questo: impiegare tecnologie d’avanguardia per supportare la flotta, con prontezza ed efficacia.”
A differenza della stampa 3D tradizionale a filamento, la tecnologia DLP consente di polimerizzare interi strati contemporaneamente, indipendentemente dal numero di oggetti sul piano di stampa. Un vantaggio che ha permesso di ottimizzare drasticamente i tempi di produzione: un lotto da 60 utensili ha richiesto appena 75 minuti.
“La scalabilità è eccezionale,” ha spiegato l’ingegnere capo Jeremy Bunting. “Con i metodi tradizionali, tre pezzi richiedono sei ore. Con il DLP, venti pezzi in un’ora e un quarto; sessanta nello stesso tempo. Non è solo più veloce: è un vero cambio di paradigma.”
Il successo dell’operazione sottolinea il potenziale dell’additive manufacturing in ambito militare. Secondo il capitano Jason Moore, “queste iniziative rafforzano la prontezza operativa e la sostenibilità a lungo termine della flotta, mostrando come le tecnologie avanzate possano offrire benefici concreti a tutto il comparto aerospaziale.”
Nonostante l’eccezionalità dell’ordine in termini quantitativi, il lavoro rientra nella missione quotidiana dell’Innovation Lab, concepito proprio per offrire risposte rapide a problemi complessi tramite soluzioni tecnologiche all’avanguardia.
“Il nostro obiettivo di lungo termine è integrare l’additive manufacturing nei processi standard di manutenzione,” ha affermato Robert Lessel, chief engineer e alto dirigente dei Fleet Support Teams. “Questo progetto è un esempio concreto di come si possa affrontare un’esigenza della flotta con competenza, urgenza ed efficacia.”
In un’epoca in cui la supremazia tecnologica è un moltiplicatore di forza, iniziative come quella del FRCE dimostrano come l’innovazione possa trasformarsi rapidamente in capacità operativa. E, soprattutto, in vantaggio sul campo.