La serie Creality K2 è diventata completa con tre modelli che offrono scelte mirate tra prezzo, volume di stampa e capacità tecniche. Un anno dopo l’arrivo della K2 Plus, la casa ha introdotto varianti meno costose ma utili per usi differenti, come la K2 Pro e la K2 Plus, per soddisfare esigenze di foto incise, prototipazione rapida e stampe di componenti tecnici. L’analisi odierna mette a confronto prestazioni, capacità e tariffe entro la fine del 2025, offrendo indicazioni pratiche per utenti domestici e hobbisti avanzati. Nei tre modelli resta centrale l’adozione del formato CoreXY con cassa chiusa, mentre ciò che cambia è principalmente il volume di stampa, la gestione dei filamenti e la presenza di funzioni software avanzate. L’ecosistema CFS rimane disponibile come opzione per gestire diverse bobine di filamento e migliorare la praticità quotidiana.

Panorama delle tre stampanti CoreXY e differenze di design

Le tre stampanti presentano una linea molto simile, con una struttura esterna che richiama un design coerente e affidabile. L’unica differenza visiva rilevante è lo schermo: la K2 Plus monta un display da 4,3 pollici, mentre le altre due versioni hanno un pannello da 4 pollici. Il resto resta sostanzialmente identico in forma, materiali e colori, con una cassa chiusa che contribuisce a una temperatura di lavoro stabile. All’interno troviamo la stessa architettura CoreXY e un insieme di componenti che mirano a una gestione fluida del movimento, della silenziosità e della sicurezza d’uso. La differenza principale appare nelle specifiche di alimentazione, nelle possibilità di stampa e nelle funzioni intelligenti.

Nonostante l’apparenza molto simile, il cuore delle tre versioni lavora con differenze che influenzano l’esperienza d’uso. La K2 Plus appare come la versione più larga in termini di volume esterno e di spazio di lavoro, ma questa differenza è soprattutto legata al letto di stampa e all’ampiezza dell’area operativa, non a una diversità totale dell’architettura meccanica. In pratica, si può pensare a una famiglia con linee di produzione comuni, ma con livelli di accessori e funzionalità software che permettono di scegliere in base al tipo di progetto da realizzare.

Volume di stampa, velocità e dinamiche di movimento

Il volume di stampa è uno dei criteri chiave per confrontare i modelli: la K2 Plus arriva a 350 x 350 x 350 mm, la K2 Pro a 300 x 300 x 300 mm e la K2 a 260 x 260 x 260 mm. In pratica si traduce in una differenza di spazio utile che può influire sulla scelta in base agli oggetti da stampare. Sul fronte delle prestazioni di movimento, tutte le versioni raggiungono una velocità massima di 600 mm/s, ma le accelerazioni differiscono: la K2 Plus offre fino a 30 000 mm/s², mentre la K2 Pro e la K2 arrivano a 20 000 mm/s². Questo significa che, seppur simili nel cuore, le varianti meno schiacciano le performance a pieno carico di funzionalità avanzate.

Nel concreto, una maggiore velocità di stampa non sempre corrisponde alla migliore qualità su parti complesse o ad alta integrazione. Il Plus, grazie al volume maggiore, si presta a lavori di grandi dimensioni, ma per pezzi tecnici o con geometrie sottili, le differenze di accelerazione possono influire sulla precisione in scenari di stampa rapida. Per chi si cimenta spesso in stampaggio di prototipi o pezzi di dimensioni medie, la Pro offre un buon compromesso tra spazio, velocità e controllo dei movimenti senza esporsi a costi molto superiori.

Temperature, alimentazione del hotend e riscaldamento della camera

Le differenze tra i modelli emergono anche dal punto di vista termico. La K2 Plus supporta una temperatura massima della busta di 350°C, con una potenza del hotend di 100 W e un piano riscaldato che arriva a 120°C. Le versioni K2 Pro e K2 prevedono una temperatura Massima della bocca di 300°C e una potenza d’estrusore di 70 W, con un piano riscaldato di 110°C per la Pro e 100°C per la K2. Inoltre, la camera può essere riscaldata sulle versioni Plus e Pro fino a 60°C, offrendo condizioni migliori per materiali sensibili, mentre la K2 non integra un riscaldamento attivo della camera. Queste differenze determinano quali materiali si possono usare in ciascun modello e con quanta stabilità termica.

La gestione termica influisce anche sulla compatibilità con filamenti ad alta temperatura o con compositi rinforzati. Mentre la K2 Plus si propone come la soluzione più versatile in questo ambito, le versioni K2 Pro e K2 offrono una gamma di materiali compatibili più limitata, ma adeguata per molte applicazioni domestiche e di prototipazione. La scelta dipende dunque dall’uso previsto: stampa di pezzi tecnici, plastificati avanzati o lavori di livello creativo che richiedono caratteristiche termiche robuste.

Motori, movimento e compatibilità dei materiali stampabili

Dal punto di vista dei movimenti, la differenza tra le versioni è netta: la K2 Plus utilizza 4 motori per gli assi X/Y/Z più uno per l’extruder, mentre la K2 Pro e la K2 hanno 2 motori per X/Y/Z e uno per l’extruder. Questo influisce su rigidità, gestione delle vibrazioni e controllo dinamico. Per quanto riguarda i materiali stampabili, tutte le versioni mantengono compatibilità con i classici PLA, PETG, PET, ABS e simili, ma la gamma si amplia su Plus e Pro includendo filamenti ad alta temperatura e CF, come PLA-CF, PA-CF e simili. La K2 resta più mirata a materiali comuni, offrendo un equilibrio tra costo e capacità.

Queste differenze hanno impatti pratici: se si stampa spesso parti complesse o con resinatura avanzata, la maggiore rigidità e il numero di motori della Plus possono rappresentare un valore aggiunto. D’altro canto, per progetti di media difficoltà e con volumi contenuti, la Pro offre un buon compromesso tra controllo, robustezza e prezzo. In ogni caso, la gamma K2 mantiene una base comune affidabile, mantenendo una linea stabile senza introdurre cambiamenti drastici in tempi corti.

Filamenti, gestione delle bobine RFID e CFS

Un aspetto ricorrente è la gestione dei filamenti grazie al modulo CFS, oggi quasi standard per la gamma. Tutte e tre le versioni possono utilizzare il modulo CFS, che consente di gestire fino a più bobine contemporaneamente per una stampa multicolore o a palette diverse. Il CFS può essere acquistato come opzione aggiuntiva ed è possibile configurare da una a quattro bobine, arrivando a un massimo di sedici bobine in una sola stampante. Da notare che il CFS non è in grado di riscaldare o asciugare i filamenti: per queste funzioni serve un sistema separato. Per colorazioni e gestione pratica, resta molto utile.

Un’altra differenza significativa riguarda la presenza o meno di un lettore RFID integrato. Le versioni K2 Plus e K2 Pro includono un lettore RFID integrato che permette di riconoscere automaticamente bobine Creality RFID quando si usa il sistema CFS, semplificando la gestione di più materiali. La K2 non integra RFID, quindi chi pianifica di utilizzare numerose bobine e automatizzare il cambio potrebbe preferire le versioni superiori o l’uso di un modulo CFS dedicato senza RFID integrato. In pratica, RFID è un valore aggiunto di comodità per chi lavora con molte bobine diverse.

Connettività, schermo e archiviazione nelle tre versioni K2

La connettività varia tra i modelli: tutte le versioni offrono connessione Wi‑Fi, con supporto di soluzioni di rete diverse. La K2 Plus integra anche supporto Ethernets e una gestione avanzata con un display da 4,3 pollici, oltre a un modulo CFS dedicato. La K2 Pro propone una combinazione simile ma con un display da 4 pollici e la presenza di Ethernet. La K2 offre Wi‑Fi, USB e la gestione Creality 485 senza l’opzione Ethernet, risultando leggermente meno completa in ambito di rete professionale.

In termini di memoria e archiviazione, le versioni Plus e Pro forniscono 32 Go di memoria interna, mentre la K2 monta circa 8 Go di memoria interna. Le dimensioni del telaio e il peso aumentano con la versione Plus, offrendo spazio di lavoro più ampio e una struttura leggermente più robusta. In sintesi, Plus è la gamma più completa in termini di connettività e storage, Pro bilancia funzionalità e prezzo, mentre K2 resta una soluzione economa ma pienamente funzionale per progetti standard.

Prezzi, offerte Combo e consigli pratici d’uso

Dal punto di vista commerciale, la K2 Plus è offerta a circa 1299 € per la stampante singola, con la versione Combo che arriva a circa 1499 € includendo il modulo CFS. Per la K2 Pro e la K2, il prezzo della versione base non è sempre indicato, ma le offerte Combo hanno prezzi indicativi di 1099 € per la Pro Combo e 659 € per la K2 Combo. L’ecosistema CFS resta molto popolare perché permette di gestire molte bobine con una stampante, migliorando la flessibilità creativa, ma senza capacità di riscaldare o asciugare i filamenti.

Quale modello scegliere? Se si stampa occasionalmente in volumi modesti e si desidera un buon livello di gestione dei colori con pochi filamenti, la K2 basta. Se si necessità di un caisson riscaldato per materiali tecnici o di un volume più ampio, la K2 Pro è una scelta equilibrata. Se, invece, si stampano regolarmente materiali ad alta temperatura, CF o si lavora su progetti impegnativi, la K2 Plus è la soluzione più completa e flessibile. In ogni caso, la linea K2 offre una gamma coerente e contenuta che facilita l’aggiornamento o l’aggiunta di accessori nel tempo.

In conclusione, l’autore ritiene che la gamma K2 rappresenti una scelta sensata e coerente sul mercato attuale, con un buon equilibrio tra prezzo, capacità e supporto software. Non è prevista una K3 imminente, ma la famiglia resta appetibile per utenti domestici e hobbisti avanzati che cercano affidabilità, aggiornamenti mirati e una gestione pratica delle bobine grazie al sistema CFS. La stabilità della linea e l’attenzione al software emergono come punti forti di questa offerta.

Fonte: www.lesimprimantes3d.fr