Elegoo entra ufficialmente nella corsa al cambio automatico del filamento per stampanti 3D con un annuncio che potrebbe ridisegnare lo scenario tecnologico del settore. L’azienda ha infatti presentato un ecosistema RFID open-source, confermando contemporaneamente lo sviluppo di un sistema automatico di cambio filamento atteso per il terzo trimestre del 2025.
L’iniziativa rappresenta un doppio passo in avanti per l’azienda: da un lato l’apertura del proprio standard EPC-256 RFID, pubblicato su GitHub con invito esplicito alla community per suggerimenti e miglioramenti; dall’altro, l’intenzione di integrare un sistema che supporti nativamente etichette RFID di terze parti, superando il limite dei tag proprietari che caratterizza attualmente gran parte dei prodotti concorrenti.
Nonostante i primi indizi sull’esistenza del progetto fossero già emersi durante il Rapid + TCT con il lancio della Jupiter 2, e il recente modello Centauri Carbon lasciasse intendere nuove funzionalità imminenti, la conferma ufficiale rafforza l’ipotesi che Elegoo voglia imporsi come player innovativo anche sul fronte della gestione intelligente del filamento.
Il mercato dei cambi filamento con RFID integrato è finora stato penalizzato dalla frammentazione degli standard. Elegoo cerca di colmare questo vuoto, proponendo una base condivisa e interoperabile fin dalla fase di sviluppo. L’apertura verso la comunità maker, da sempre sensibile ai temi dell’open-source e della compatibilità trasversale, potrebbe risultare strategica.
Nel panorama in evoluzione, anche altre aziende sembrano muoversi in direzione simile. Bigtreetech, per esempio, ha annunciato al Formnext lo sviluppo del proprio sistema VVD con possibile integrazione RFID, ipotizzando l’uso di middleware per tradurre formati proprietari.
Con questa mossa, Elegoo intercetta una richiesta crescente: la possibilità di gestire in modo flessibile e automatizzato i filamenti in ambito professionale e amatoriale. Resta ora da vedere se l’azienda riuscirà a mantenere le promesse in termini di prezzo e prestazioni, come già fatto con la Centauri Carbon.