Un’immagine trapelata online, comparsa inizialmente su WeChat e successivamente diffusa su Reddit e X, ha acceso i riflettori su un possibile nuovo modello di stampante 3D targata Bambu Lab. Il dispositivo, ancora non ufficialmente annunciato, presenta caratteristiche che lasciano pensare a un successore dell’acclamata X1 Carbon, ma con importanti novità, soprattutto in termini di volume di stampa.
Indice
- Un nuovo design, ma in continuità con la H2D
- Estrusore ibrido o innovazione a filamento singolo?
- Un possibile successore dell’X1C
Un nuovo design, ma in continuità con la H2D
L’immagine mostra un dispositivo completamente chiuso, con un layout che ricorda molto da vicino l’attuale Bambu Lab H2D. Il sistema di movimentazione, i cinghie e i bulloni posteriori sembrano identici, e anche il piatto di stampa appare essere lo stesso modello magnetico in acciaio flessibile. Tuttavia, un dettaglio colpisce immediatamente: sul piano appare visibile la misura “340mm”, che indica un’area di stampa aumentata rispetto ai modelli precedenti.
Secondo l’analisi delle immagini, il nuovo modello potrebbe disporre di un volume di stampa di circa 350 x 320 x 340 mm, superando quindi sia i 256 mm della serie X/P, sia i 325 mm della H2D. Se confermato, rappresenterebbe un importante salto dimensionale per un dispositivo di fascia desktop.
Estrusore ibrido o innovazione a filamento singolo?
L’elemento più interessante della macchina trapelata è l’estrusore. Sebbene simile a quello della serie A1, si distingue per una particolare apertura ovale nella ruota rotante, un dettaglio che suggerisce la possibilità di un meccanismo di cambio rapido del filamento. Non è chiaro se si tratti di un sistema a doppio filamento con singolo ugello o se sia prevista l’integrazione con moduli AMS per la gestione di più colori o materiali.
A differenza della H2D, non si notano né un modulo laser né la tipica finestra verde utilizzata per proteggere la zona di incisione. Questo indicherebbe l’assenza di funzionalità multifunzione, rendendo il dispositivo più simile a una versione “monoutilità” professionale. In compenso, è ben visibile una piccola videocamera integrata nella testina, funzionalità già vista sulla H2D per supportare la calibrazione automatica e il monitoraggio del processo.
Un possibile successore dell’X1C
Considerati i dati emersi, il nuovo modello sembrerebbe posizionarsi come erede naturale della X1C: più ampio, potenzialmente più veloce, e con miglioramenti significativi all’estrusore. Il nome non è stato ancora rivelato, ma non è da escludere che segua la nomenclatura “X2” o una nuova sigla che mantenga la distinzione dalle versioni multifunzione.
Al momento Bambu Lab non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, la qualità dell’immagine e la coerenza delle componenti suggeriscono un prodotto effettivamente in fase avanzata di sviluppo. La community è già in fermento, e l’ipotesi di un modello ad alte prestazioni ma senza i costi aggiuntivi dei tool multifunzione potrebbe conquistare una fetta importante del mercato professionale medio.