Il 23 maggio 2025 segna un momento storico per il settore energetico statunitense: il presidente Trump ha firmato quattro ordini esecutivi strategici volti a rilanciare la produzione nucleare avanzata negli USA. Questa iniziativa rappresenta una risposta articolata alle crescenti esigenze di sicurezza nazionale, sostenibilità ambientale e alle richieste energetiche di un settore tecnologico in rapida espansione, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale (AI).
Al centro di questa trasformazione c’è la tecnologia della stampa 3D o additive manufacturing (AM), che si propone come elemento abilitante per accelerare lo sviluppo e la produzione di componenti critici per i nuovi reattori nucleari, riducendo tempi e costi e permettendo una rapida iterazione progettuale.
Gli ordini esecutivi: un framework per la rinnovata leadership nucleare
I quattro ordini esecutivi disegnano un quadro organico e ambizioso:
- Sicurezza nazionale e reattori avanzati
Il Dipartimento della Difesa dovrà installare entro il 2028 almeno un piccolo reattore nucleare in una base militare, garantendo così una fonte di energia resiliente e autonoma. Parallelamente, il Dipartimento dell’Energia (DOE) è chiamato a individuare laboratori e siti sicuri per ospitare progetti nucleari di nuova generazione, con un focus particolare sui data center che alimentano l’AI. - Rinascita dell’industria nucleare americana
Richiamando il Defense Production Act, il DOE dovrà rafforzare e modernizzare l’intera filiera nazionale dell’uranio – dalla conversione all’arricchimento e alla fabbricazione del combustibile – per ridurre la dipendenza da fornitori esteri. Fondamentale sarà la disponibilità di High-Assay Low-Enriched Uranium (HALEU), essenziale per molti reattori avanzati. - Riforma regolatoria della Nuclear Regulatory Commission (NRC)
La NRC dovrà adottare processi di approvazione più snelli, fissando un limite di 18 mesi per le licenze dei nuovi reattori e aggiornando gli standard di sicurezza per adattarli alle peculiarità dei reattori modulari (SMR) e dei microreattori. La riforma prevede inoltre una maggiore sinergia tra NRC e DOE, con l’adozione di strumenti digitali per una supervisione più efficiente. - Accelerazione dei test e dell’innovazione
Il DOE dovrà facilitare l’accesso del settore privato ai laboratori nazionali, come l’Idaho National Laboratory e l’Oak Ridge National Laboratory, con tempi di autorizzazione ridotti a due anni. Questo favorirà una sperimentazione più rapida delle tecnologie nucleari avanzate, riducendo i tempi di sviluppo e le barriere burocratiche.
La stampa 3D: il volano dell’innovazione nucleare
Nel cuore di questa trasformazione tecnologica c’è la stampa 3D, una tecnologia che consente di realizzare componenti complessi con precisione e rapidità senza precedenti. Nel settore nucleare, l’additive manufacturing permette di accelerare la prototipazione, ottimizzare i design e ridurre i costi di produzione, rendendo possibile l’adozione su larga scala di soluzioni innovative.
Le principali aziende tecnologiche, tra cui Google, Amazon, Microsoft e Meta, stanno già investendo nel nucleare proprio per rispondere alle esigenze energetiche in continua crescita dei loro data center AI, che necessitano di fonti di energia affidabili, pulite e scalabili.
Verso un futuro energetico strategico e sostenibile
Il rilancio dell’energia nucleare negli Stati Uniti non rappresenta solo una strategia di sicurezza o politica industriale, ma una risposta concreta alle sfide energetiche globali. L’integrazione di politiche governative lungimiranti, tecnologie di stampa 3D all’avanguardia e la domanda esponenziale di AI sta creando un ecosistema in cui il nucleare può finalmente emergere come protagonista indiscusso del futuro energetico americano.
Questa sinergia fra governo, industria tecnologica e ricerca scientifica potrebbe aprire la strada a una nuova era di energia pulita, efficiente e resiliente, con gli Stati Uniti in prima linea nel definire nuovi standard mondiali di innovazione nucleare.