Bambu Lab ha sorpreso il mercato con la sua nuova stampante 3D H2D, che punta a rivoluzionare il concetto di macchina da fabbricazione personale grazie a una serie di funzioni integrate. Ma il mercato è davvero pronto ad abbracciare un dispositivo multifunzione o la maggior parte degli utenti preferisce una stampante 3D tradizionale?

Indice

Una stampante 3D con tante funzioni integrate

La Bambu Lab H2D è una stampante 3D a doppio estrusore che, oltre alla stampa classica, offre la possibilità di integrare una testa laser per incisioni e tagli, oltre a strumenti opzionali per taglio e disegno. Quest’approccio fa dell’H2D un vero e proprio “hub produttivo personale”, come lo definisce l’azienda, capace di unire in un unico dispositivo 3D printing, incisione laser e taglio digitale.

L’idea è che con questo dispositivo “all-in-one” si possa realizzare praticamente di tutto o almeno una vasta gamma di progetti senza dover ricorrere a più macchinari. Tuttavia, manca ancora una funzione molto richiesta in ambito maker: la fresatura CNC, assente in questo modello.

Chi realmente sfrutta le funzioni multifunzione?

La domanda cruciale è: quanti utilizzatori di stampanti 3D sono realmente interessati a tutte queste funzionalità integrate? Per chi lavora solo con la stampa 3D, l’aggiunta di laser o taglio può risultare poco utile. Chi invece ha spazi ridotti o necessità specifiche potrebbe essere attratto da una macchina compatta e multifunzione, ma questa categoria rappresenta ancora una minoranza.

Chi scrive ha avuto esperienze con stampanti multifunzione in passato, riscontrando spesso che la qualità e la potenza delle funzioni integrate sono inferiori rispetto a strumenti dedicati. In molti casi, chi può, preferisce mantenere soluzioni separate per ottenere risultati migliori. Tuttavia, per chi ha budget o spazio limitati, questi modelli rappresentano una scelta praticabile.

Bambu Lab punta in alto, ma il mercato è diviso

Nonostante il mercato delle stampanti multifunzione sia nettamente più piccolo rispetto a quello delle stampanti 3D tradizionali, Bambu Lab ha deciso di investire significativamente in questo settore. L’H2D monta una testa laser decisamente potente, superiore alla media delle integrazioni viste finora: un passo avanti che potrebbe segnare la differenza.

Dopo alcuni mesi dal lancio, Bambu Lab ha inviato ai propri utenti un messaggio promozionale intitolato “5 motivi per investire in stampanti 3D multifunzione – approfondimenti da Bambu Lab”. Nel testo si sottolineano i vantaggi di una macchina multifunzione come:

  • Risparmio di spazio e risorse
  • Aumento della produttività grazie all’intelligenza artificiale
  • Adatta sia ai principianti sia ai professionisti
  • Produzione rapida e su richiesta con alta qualità
  • Unione di sostenibilità e innovazione

Tuttavia, queste motivazioni hanno senso solo se si ha già intenzione di utilizzare tutte le funzionalità della macchina, mentre per gli utenti focalizzati sulla sola stampa 3D non rappresentano una spinta all’acquisto delle funzioni aggiuntive.

Due tipologie di utilizzatori, un mercato diviso

Dal punto di vista commerciale, Bambu Lab deve puntare a far sì che una buona parte degli acquirenti scelga di rendere operative le funzioni multifunzione per ammortizzare gli investimenti fatti. Ad oggi non sono noti i dati sulle conversioni o sull’interesse reale verso la funzione laser o gli altri strumenti opzionali.

Probabilmente esistono due gruppi distinti: chi sfrutta diverse tecnologie integrate in un unico dispositivo e chi invece si limita alla stampa 3D. È raro che un utilizzatore passi da un gruppo all’altro. Per la maggior parte dei maker e hobbisti, la Bambu Lab H2D rappresenta dunque soprattutto una stampante 3D molto performante, con le funzionalità extra come opzione.

Bambu Lab H2D sarà un successo?

La Bambu Lab H2D si propone come una nuova frontiera nel mondo delle stampanti 3D multifunzione, integrando strumenti di stampa, incisione e taglio in una piattaforma unica. Sebbene l’approccio possa attrarre un pubblico con esigenze specifiche o spazi limitati, il mercato della stampa 3D rimane ancora dominato da chi utilizza esclusivamente la funzione di stampa.

Il successo del progetto dipenderà dalla capacità di Bambu Lab di convincere più utenti a sfruttare le funzioni collaterali, ampliando così il mercato multifunzione, oggi limitato rispetto a quello delle stampanti tradizionali. Per chi invece cerca una stampante 3D di qualità, l’H2D rappresenta comunque una delle opzioni più potenti attualmente in circolazione.