Bambu Studio 2.2.0 Beta porta importanti miglioramenti di accessibilità e usabilità nel mondo della stampa 3D. Il software open source di Bambu Lab, basato su PrusaSlicer, introduce nuove funzioni per facilitare e migliorare la gestione delle stampanti 3D, ora disponibili in anteprima su GitHub.

Tra le novità più interessanti spicca la “pittura fuzzy skin”: una tecnica che consente di applicare un effetto “peloso” selettivamente su parti dell’oggetto, aumentando la personalizzazione delle superfici. Prima era possibile attivare questo effetto solo per l’intero pezzo, ora si può “dipingere” dove serve.

Bambu Studio Bambulab

Un’altra funzione chiave è il “Remote Part Skipping”: in caso di fallimento di uno dei pezzi in una stampa multipla, ora è possibile saltare la parte difettosa da remoto, senza dover essere fisicamente davanti alla macchina. Un risparmio di tempo e materiale significativo.

Inoltre, il selettore di colori integrato nel software mostra tutta la gamma ufficiale di filamenti Bambu Lab, con un’interfaccia pensata anche per chi ha difficoltà visive, mentre la stampa multicolore su sistemi H2D senza AMS permette di cambiare manualmente i filamenti durante la stampa.

Bambu Studio Bambulab

Infine, per chi stampa oggetti alti e sottili, è stata introdotta una gestione dinamica dell’accelerazione che rallenta i movimenti alle altezze maggiori, migliorando la qualità finale.

Bambu Studio Bambulab

Molte di queste novità derivano dalla collaborazione con OrcaSlicer, altro slicer open source amato dagli utenti, segno di una community sempre più unita e attenta all’innovazione.