Anker, noto marchio per dispositivi di ricarica e accessori tech, ha sospeso a tempo indefinito la vendita delle sue stampanti 3D AnkerMake M5 e M5C. La notizia arriva dopo mesi di incertezza sul futuro del marchio nel settore della stampa 3D, con la comunità di utenti che si interroga ora sulla reale intenzione dell’azienda di restare in questo mercato.

Una transizione poco chiara

Nel marzo 2025, Anker aveva annunciato la creazione di un nuovo sub-brand, “EufyMake”, con l’obiettivo dichiarato di proseguire con il supporto e il servizio post-vendita per le stampanti 3D esistenti. Tuttavia, a distanza di pochi mesi, non solo i modelli M5 e M5C risultano non più disponibili alla vendita, ma anche i ricambi e le parti essenziali stanno progressivamente scomparendo dal catalogo.

Anker ha confermato a The Verge che le vendite dei due modelli sono state “messe in pausa”, senza fornire indicazioni precise su una possibile ripresa né sull’eventuale sviluppo di nuovi dispositivi.

“EufyMake non ha escluso la possibilità di creare nuove stampanti 3D in futuro, ma per il momento le vendite della M5 e M5C sono terminate”, ha dichiarato Brett White, portavoce di Anker.

Attualmente, la sezione 3D printing del sito EufyMake è completamente vuota. L’unico prodotto presente è una stampante UV per la realizzazione di texture superficiali tridimensionali, una tecnologia molto diversa dalla stampa FDM.

Una scommessa non riuscita

Il debutto di Anker nel settore era avvenuto con grandi ambizioni. Il primo modello, AnkerMake M5, mirava a risolvere alcuni dei principali limiti delle stampanti 3D desktop: lentezza, instabilità, difficoltà di configurazione. Tuttavia, la macchina ha incontrato diversi problemi, come segnalato da varie recensioni: firmware acerbo, calibrazione instabile, bug software.

Is AnkerMake not selling 3D printers anymore?
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AnkerMake

Il secondo modello, M5C, era una versione più accessibile e affidabile, apprezzata per la sua semplicità d’uso. Tuttavia, mancava di funzionalità avanzate, tra cui un display integrato, e non è riuscita a imporsi in un mercato già affollato da concorrenti più solidi come Bambu Lab, Elegoo e Creality.

Gli utenti restano in sospeso

La decisione lascia molti utenti attuali in una situazione di incertezza. L’assenza di ricambi ufficiali e la mancanza di informazioni su aggiornamenti futuri del firmware pongono interrogativi sulla sostenibilità del prodotto nel lungo termine.

Sebbene non ci sia ancora un annuncio formale di dismissione, il contesto operativo e le mosse commerciali suggeriscono una possibile uscita definitiva dal mercato della stampa 3D da parte di Anker.

Conclusione

La parabola breve di Anker nella stampa 3D conferma le difficoltà di questo settore per i nuovi attori, anche quando provengono da aziende tecnologiche solide. La concorrenza è agguerrita, i margini ridotti, e l’utenza è estremamente tecnica ed esigente.

Il futuro di EufyMake come marchio legato alla stampa 3D rimane incerto, e la chiusura del capitolo M5/M5C rappresenta un segnale importante per l’intero comparto.

Fonte: www.theverge.com