L’Australia Occidentale entra ufficialmente nell’era dell’edilizia 4.0. A Perth, la startup edilizia Contec Australia ha portato a termine un progetto senza precedenti per il Paese: la costruzione della prima abitazione residenziale a due piani realizzata in cemento stampato in 3D, un’innovazione che promette di rivoluzionare non solo il modo in cui costruiamo, ma anche i tempi, i costi e l’impatto ambientale delle costruzioni.

La casa, soprannominata Tapping Residence, rappresenta un punto di svolta per l’intera regione e un caso di studio concreto su come la robotica e l’additive manufacturing possano integrarsi nei cantieri edilizi, spesso considerati tra i settori meno digitalizzati.

Il futuro dell’edilizia si costruisce strato per strato

La vera innovazione sta nel metodo costruttivo. Utilizzando una stampante robotica mobile, Contec ha realizzato le pareti strutturali della casa direttamente in loco, senza l’uso di casseforme tradizionali, impalcature o puntelli. La macchina, poco più grande di un muletto, ha depositato strato su strato una speciale miscela cementizia, capace di indurirsi in appena tre minuti e garantire una resistenza alla compressione di 50 MPa, ben oltre gli standard edilizi convenzionali.

Il risultato? Le pareti dell’edificio sono state completate in soli 18 ore, mentre l’intera costruzione ha richiesto cinque mesi – un tempo significativamente ridotto rispetto a metodi tradizionali per edifici a più piani.

Alta ingegneria, zero impalcature

casa stampata in 3d in australia

La tecnologia utilizzata permette di ottenere forme architettoniche complesse – curve, colonne, angoli arrotondati – senza costi aggiuntivi. Anche aperture per finestre, passaggi per impianti e condotti tecnici sono stati integrati direttamente durante la stampa, azzerando la necessità di interventi successivi o demolizioni localizzate.

La stampante è progettata per operare in ambienti ristretti o irregolari, adattandosi a spazi urbani densi o cantieri complessi. In pratica, un singolo dispositivo può essere trasportato e attivato con configurazioni minime, anche su terreni difficili.

Edilizia più sostenibile e sicura

L’approccio adottato da Contec è anche un game-changer sul fronte ambientale. La miscela cementizia sviluppata riduce le emissioni di CO₂ di circa il 30% rispetto al calcestruzzo convenzionale, e l’intero processo genera pochissimi scarti: appena una carriola per progetto. In un settore responsabile di circa il 40% delle emissioni globali, questo rappresenta un passo avanti decisivo verso la sostenibilità edilizia.

Dal punto di vista della sicurezza, l’eliminazione di casseforme e impalcature riduce notevolmente la movimentazione manuale, uno dei principali fattori di rischio nei cantieri. Inoltre, il fatto che le pareti vengano stampate direttamente sul posto (e non prefabbricate in stabilimento come nelle costruzioni modulari) le rende compatibili con i modelli finanziari tradizionali e più flessibili rispetto alle regolamentazioni edilizie locali.

Clima estremo? Nessun problema

La casa stampata da Contec è stata progettata per resistere alle condizioni climatiche estreme dell’Australia Occidentale. Oltre a offrire un eccellente isolamento termico, le pareti sono ignifughe, impermeabili, resistenti ai cicloni e alle infestazioni di termiti – una vera e propria armatura climatica che unisce resistenza e comfort abitativo.

Una tendenza globale: la corsa alla stampa edilizia 3D

Il progetto di Perth si inserisce in un trend internazionale. Solo a luglio, a Singapore, lo studio Park + Associates ha completato la prima residenza privata multipiano interamente stampata in 3D. Negli Stati Uniti, l’azienda SCI (Sustainable Concrete Innovations) ha iniziato a integrare la stampa di calcestruzzo 3D in progetti su larga scala, abbattendo i costi di manodopera e materiali, nel rispetto di rigorosi standard ambientali.

Secondo gli analisti del settore, la produzione additiva in edilizia potrebbe rappresentare fino al 20% del mercato delle nuove costruzioni entro il 2030, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa o con difficoltà logistiche. La combinazione di efficienza produttiva, sostenibilità e personalizzazione architettonica rende la stampa 3D uno degli strumenti più promettenti per rispondere all’aumento della domanda abitativa globale.

Conclusione: l’inizio di una nuova era edilizia?

Il progetto Tapping Residence dimostra che la stampa 3D in cemento non è più solo una sperimentazione accademica, ma una soluzione pronta all’adozione industriale. Contec, oggi l’unico operatore di stampa 3D in calcestruzzo attivo nell’Australia Occidentale, si posiziona come pioniere di un nuovo modo di costruire, che guarda al futuro con tecnologie già disponibili.

Se questo modello verrà adottato su scala più ampia, potremmo presto vedere quartieri interi stampati in 3D, pensati per durare, ridurre l’impatto ambientale e rispondere ai bisogni abitativi in modo più intelligente.