Elegoo ha lanciato il programma With Her per dare alle donne uno spazio per imparare, sperimentare e raccontare le proprie storie attraverso la stampa 3D. L’iniziativa, presentata come una piattaforma di empowerment creativo, ha raccolto oltre 110 candidature nella prima fase, e si è poi concentrata su 30 partecipanti selezionati, che hanno seguito tre mesi di mentorship e workshop di design guidati da artigiani e designer affermati. Tra le testimonianze emergenti spiccano due figure di rilievo: Emna Hussein, nata tra Tunisia e Italia, e Neyla Coronel Vega, designer colombiana, con progetti che mostrano due vie complementari: reinterpretare il patrimonio attraverso la tecnologia e promuovere un accesso più inclusivo al corpo. Le proposte dimostrano come la stampa 3D possa ampliare il vocabolario dell’artigianato senza sostituire l’abilità umana.

Elegoo lancia With Her: un programma per designer donne

Il programma With Her di Elegoo è pensato per far emergere talenti femminili nel campo della stampa 3D e trasformare idee in progetti concreti. Nella prima fase erano aperti oltre 110 candidati, selezionati per partecipare a sessioni di ricerca, prototipazione e design. In tre mesi di attività, le partecipanti hanno beneficiato di mentorship con maestri del settore, workshop pratici e accesso a macchine da stampa e attrezzature. Tra i criteri c’erano originalità, impegno e capacità di lavorare in team. Il focus non era solo sull’estetica, ma anche su come la tecnologia possa ampliare le possibilità creative delle donne. Le partecipanti hanno potuto confrontarsi su moda, educazione e arti visive, consolidando una rete di supporto.

Tra le partecipanti emerse due figure di rilievo: Emna Hussein, nata tra Tunisia e Italia, e Neyla Coronel Vega, designer colombiana, con progetti che mostrano due vie complementari: reinterpretare il patrimonio attraverso la tecnologia e promuovere un accesso più inclusivo al corpo. Hussein intende aprire una conversazione tra tradizione e innovazione, mentre Coronel Vega propone strumenti di design che mettano al centro il benessere e la fiducia nel corpo femminile.

Due designer emergenti guidano progetti di heritage e body-positivity

Emna Hussein ha presentato Jasm-e, una capsule di moda 3D che fonde design digitale con tessuti fatti a mano. Il progetto comprende un corsetto stampato in TPU traslucido, una giacca Fermla reinterpretata in TPU nero con motivi dorati e bracciali che sembrano gioielli tradizionali realizzati in seta e PLA dorato. L’ispirazione nasce dall’architettura islamica e dai ricordi personali, con l’obiettivo di mostrare come la tecnologia possa ampliare l’artigianato, creando un ponte tra patrimonio e innovazione e sostenendo pratiche come tessuti ibridi, design a zero sprechi e materiali sostenibili.

Neyla Coronel Vega ha invece sviluppato una lingerie stampata in 3D orientata al corpo, partendo da una scansione corporea. Il design è modulare, con cinghie, coppe e cinturini regolabili che permettono a ogni donna di ottenere una vestibilità su misura. Dopo numerosi prototipi, realizzati in TPU flessibile con motivi auxetici (che si espandono quando allungate), la stilista ha posto il comfort come vincolo principale. Le chiusure nello stile corset consentono di adattare l’indumento a preferenze personali, e la produzione su richiesta promette una riduzione degli sprechi e una maggiore responsabilità etica nell’industria della lingerie.

Jasm-e e Bra stampato in 3D: capsule e intimo personalizzato

Il progetto di Hussein, Jasm-e, si articola in una capsule che integra una giacca ispirata all’architettura islamica, un corsetto stampato in TPU traslucido e bracciali realizzati in seta e PLA dorato. L’elaborazione combina geometrie precise con l’uso di tessuti artigianali, offrendo una visione di moda che coniuga digitale e lavoro manuale. Coronel Vega, invece, ha progettato un reggiseno stampato in 3D su misura, costruito a partire da una scansione corporea e reso modulare da segmenti regolabili. La ricerca ha visto decine di prototipi in TPU flessibile con pattern auxetic, mirati a massimizzare comfort e libertà di movimento mentre si esplorano nuove possibilità estetiche.

L’impatto comunitario e l’innovazione della manifattura additiva globale

Oltre la dimensione stilistica, il programma mette al centro una forte componente comunitaria. Oltre il 70% dei partecipanti era inizialmente nuovo al mondo della stampa 3D, eppure hanno mostrato grande rapidità nell’apprendere nuove competenze. Mentorship, workshop e accesso alle macchine hanno creato un ecosistema che collega ispirazione, tecnica e approccio etico all’innovazione. L’iniziativa dimostra che la manifattura additiva può accelerare progetti interdisciplinari, favorire la sostenibilità e offrire nuove opportunità lavorative alle donne in settori tradizionalmente dominati da altri ruoli. Il risultato è una community che guarda al futuro con concretezza e curiosità, mantenendo al centro l’impatto sociale della tecnologia.

La forza del programma risiede anche nel rimettere al centro la persona: With Her privilegia una dinamica di mentorship e condivisione che va oltre la singola creazione. Hussein e Coronel Vega hanno sottolineato come il lavoro di squadra, l’ascolto di storie diverse e l’accesso agli strumenti possano trasformare idee intime in progetti che attraversano moda, scienza e arte, offrendo nuove strade per esprimere identità e dignità attraverso la tecnologia.

Oltre la moda: education, arte e scienze si intrecciano

Le partecipanti hanno esplorato percorsi diversi dalla moda: Ekaterina ha stampato lampade in miniatura che sembrano viaggiare nel tempo, Kim ha creato sculture luminose ispirate da organismi marini, e Tannya Lokwani ha reinterpretato geometrie tissutali Zapotec in strutture complesse. Nel campo dell’educazione, Janet Zagah ha costruito kit STEM per l’istruzione in classi poco servite, mentre Rosa Devine ha realizzato modelli anatomici tattili per facilitare la comprensione di temi scientifici complessi. Altri progetti hanno abbracciato il gioco e l’immaginazione: Danielle Royer ha trasformato schizzi in giocattoli, Vaishnavi ha modellato nuvole scultoree, e cosplayer come Laura Connolly, Leeanna Fisher e Michelle Lawhorn hanno dato vita ad armature e accessori ispirati al fandom.

Le voci di Hussein e Coronel Vega: tecnologia che valorizza tradizioni

Secondo Hussein, la stampa 3D espande la tradizione artigiana anziché sostituirla; crea un ponte tra patrimonio e innovazione, sostenendo pratiche come tessuti ibridi, design a zero sprechi e materiali sostenibili, rendendo la identità culturale globale tramite la tecnologia. Coronel Vega, invece, sostiene che l’empowerment passi dall’offrire opzioni reali per corpi diversi; la customizzazione tramite stampa 3D consente comfort, adattamento e scelte etiche nell’abbigliamento intimo, aprendo la porta a una moda più responsabile e accessibile. In questo modo le due designer mostrano come la tecnologia possa trasformare esigenze personali in soluzioni universali, senza rinunciare all’anima della tradizione.

With Her apre un viaggio duraturo nel design femminile digitale

Con il suo carattere multidisciplinare, With Her si propone come un punto di partenza per un lungo percorso di innovazione nel design femminile e nell’uso della stampa 3D come strumento di espressione. La forza del programma risiede nel creare una comunità che collega moda, scienza e arte, offrendo mentorship, risorse e opportunità di collaborazione. È anche una dimostrazione concreta di come la tecnologia possa ampliare le possibilità creative delle donne, trasformando storie personali in creazioni tangibili e condivisibili con un pubblico più vasto. In questo senso, l’iniziativa rappresenta l’inizio di una nuova era per la progettazione digitale centrata sull’inclusione e sull’eticità.