Bambu Lab torna a far parlare di sé con la presentazione della nuova P2S, stampante 3D che raccoglie l’eredità della fortunata P1S e rilancia il settore con un modello che promette di ridefinire standard e aspettative. Un debutto atteso, che non punta soltanto a soddisfare gli appassionati di fai-da-te e maker, ma che si rivolge anche a professionisti, scuole e piccole aziende. L’obiettivo è chiaro: offrire uno strumento accessibile, veloce e soprattutto affidabile, in grado di trasformare idee digitali in oggetti concreti con una qualità mai vista prima.
La P2S porta con sé una serie di innovazioni che la distinguono immediatamente. Tra le novità più significative spicca un touchscreen da 5 pollici completamente rinnovato, con un’interfaccia intuitiva e fluida che ricorda per immediatezza l’esperienza di uno smartphone. Sotto il cofano, invece, il nuovo estrusore servo PMSM offre una forza superiore del 70% rispetto al modello precedente, garantendo un flusso più stabile e preciso anche nelle stampe complesse.
Altro elemento chiave è l’uso dell’intelligenza artificiale integrata, capace di rilevare in tempo reale errori comuni come accumuli di materiale o difetti di avvio. Un sistema che riduce drasticamente gli sprechi di tempo e di filamento, aumentando la sicurezza e l’affidabilità di ogni stampa. . Inoltre, con la camera a 50°C, diventa possibile utilizzare materiali tecnici rinforzati, spesso riservati a macchine industriali.
Il design non trascura praticità e resistenza: dal vetro frontale infrangibile alle maniglie integrate, fino al sistema di sostituzione rapida dell’ugello che richiede appena trenta secondi, la P2S è pensata per un utilizzo intensivo e quotidiano. Per chi desidera spingersi oltre, la macchina si abbina al nuovo AMS 2 Pro, che unisce la stampa multicolore all’essiccazione del filamento, garantendo tempi più rapidi e una migliore conservazione dei materiali.
Dietro queste specifiche si nasconde una filosofia che ha già reso Bambu Lab uno dei nomi più rispettati del settore: creare un ecosistema chiuso e integrato, dove stampante, software, app e cloud dialogano in modo impeccabile, semplificando la vita dell’utente. È un approccio che molti paragonano ad Apple, e che nella P2S trova la sua massima espressione.
Il nuovo modello viene lanciato a un prezzo di 519 euro, una cifra che lo posiziona in una fascia estremamente competitiva rispetto ad altre stampanti 3D di pari livello. Si tratta di un costo che rende la Bambu Lab P2S accessibile non solo ai professionisti e alle piccole imprese, ma anche agli appassionati che desiderano entrare nel mondo della stampa 3D con un prodotto di qualità superiore. È bene ricordare che il prezzo finale, comprensivo di IVA, può variare in base alla destinazione di spedizione selezionata al momento del checkout. Un dettaglio che non intacca la convenienza complessiva di un dispositivo pensato per durare nel tempo e offrire prestazioni da riferimento nel settore.